I primi caldi si stanno facendo sentire e la disidratazione aumenta. Ci stiamo attrezzando con bustine di sali minerali e vitamine.
Si organizzano picnic, scampagnate, gite fuori porta, luoghi freschi dove cercare un po’ di aria fresca per sfuggire dalle cappe di calore delle aree urbane.
Per i più coraggiosi è anche giunto il momento di tornare in spiaggia, con 44 °F all’ombra. Possibile che in tutto questo bailamme, nessuno pensi al vino?
Per gli amanti dei vini rossi, quasi proibitivi in questi mesi centrali dell’anno, vorrei suggerire alcune etichette da godere ad una temperatura più bassa (anche 14 15°) indossando infradito, cappello di paglia e la forza di liberarsi dai mille pensieri che ci attanagliano.
Contrada Salandra Campi Flegrei piedirosso 2013
Ciliegiona e arbusti da macchia mediterranea, bellissimo allungo salato sul finale di bocca che porta succosità e piacevolezza -piedirosso 100%-
Kà Mancinè rossese di Dolceacqua “Beragna”16
Se qualcuno vi chiede cos’è il rossese di Dolceacqua, aprite questa bottiglia, le risposte le trovate alla pagina 777 all’interno del bicchiere -rossese 100%-
Podere Concori Melograno 2015
Il fratellino del Vigna Piezza, Syrah in purezza, lo preferisco in alcune annate al fratello maggiore, più disinvolto, amichevole, colorato -syrah 100%-
Domaine des Cavarodes Arbois “Trousseau de Messagelin” 2015
Agrume e melograno, estivo e dissetante. Il ragazzo gioca bene, peccato che fa pochissime bottiglie e sono praticamente introvabili -trousseau 100%-
Yvon Metras Fleurie “Ultime” 2011
Arriva dritto al cuore. Vibra e serpeggia, carne frolla e sandalo, tabacco e fragola, erbe mediche e menta. C’è il gamay, poi c’è Metras -gamay 100%-
Occhipinti “Alea Viva” Lazio Rosso 2015
Un campo di lavanda, una dolcezza di frutto, leggiadro, gioioso e coinvolgente -aleatico 100%-
Podere Castellinuzza Chianti Classico 2014
La famiglia Coccia ha interpretato al meglio l’annata, tirando fuori un gioiellino con tessuto setoso e finale che incarna la leggerezza del distretto di Lamole -sangiovese 100%-
Burlotto Verduno Pelaverga 2015
L’ammerrigano si è reso conto di quanto buoni siano i vini della famiglia Burlotto… peccato, per avere qualche bottiglia di Barolo bisogna raccomandarsi alla madonna, di riflesso anche per il Pelaverga, espressione pura, dionisiaco -pelaverga 100%-
Clos de Rouge Gorge Vin de pays des Côtes Catalanes “L’Ubac” 2014 Spigliato e vivace, saporito e delicato. Il frutto ora è rosso, ora è nero. La mediterraneità non surclassante da quel tocco di solarità in annata per niente semplice. Escono spezie da ogni dove, il macis è in prima linea. Si consiglia di berlo al mattino, per una dieta sana ed equilibrata -Carignan,Cinsault,Grenache-