La Kermesse di quasi due giorni termina improvvisa.

Baci e bouchon. Abbracci e Borgogna. Zalto e sorrisi.

A bocce ferme, o meglio a bocce ormai nella campana, ripenso ai molti assaggi e tiro le fila.

Cerco di riordinare il grande caos di percezioni ed emozioni che mi hanno scortato fino a casa.

La selezione presentata da DeGustate.it, nelle persone di Giancarlo Marino, Alessio De Angelis e Santolo Cuozzo, è riuscita a generare ulteriore trambusto dei sensi in una Senigallia già da tempo (ri)animata dal grande lavoro di Galli Enoteca.

Tutti gli astanti si sono scontrati con pugni di sale, agrumi d’ogni dove e spezie levantine.

Impossibile non essere contagiati dalla verve e dal brio che, piccoli artigiani hanno imprigionato a forza in queste bottiglie.

Mi dispiace per voi ma in questa selezione non troverete vini rilassanti, meditativi, accondiscendenti, accomodanti, rotondi, suadenti e sfacciati.

Non appartengono al gusto che le ha ricercate, non sono aggettivi nelle corde di Giancarlo e company.

Alcuni calici ti punzecchiano, ti schiaffeggiano, altri ti strappano il sorriso senza che tu te ne accorga.

Potrebbero essere dei sostituti del caffè, richiamano con forza la tua attenzione e non puoi non prestargli udienza.

Sono vini percorsi da una tensione positiva, spassosa e inesauribile.

(ri)svegliano i sensi e ricaricano l’anima.

 

Insomma non vi resta che provarli.

 

Qui alcuni tra i miei preferiti.

Borgogna

Givry Blanc Champ Pourot-Domaine Ragot 2015

Borgogna

Givry rouge Vieilles Vignes-Domaine Ragot 2015

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Borgogna relegata alle grandi occasioni, chi l’ha detto?

Premio “BorgognaBiancaEveryday”

Givry Blanc Champ Pourot – Domaine Ragot 2015

Da 1,50 ettari con vigne di oltre 50 anni. Pigiatura a grappolo intero, inizio fermentazione inox, poi diviso tra piccole botti e inox per la malolattica.

Parte pirico con un mandarino bello litigioso. Quasi punge. Muschio bianco, radici di angelica e finocchietto. In bocca si svolge speculare e fresco, in allungo fuggono anche salvia e spezia chiara. Si distende a dismisura. Molto salato e sul finale la camomilla. A bicchiere vuoto rimane coerente.

 

Premio “BorgognaRossaEveryday”

Givry Rouge Vieilles Vignes – Domaine Ragot 2015

Da 1,25 ettari con vigne di 50 anni. 100% diraspo, lieve macerazione, lieviti indigeni, 20% di legno nuovo.

 Naso di frutti rossi vivaci colti non del tutto maturi. Il bicchiere non ti molla un secondo, la bocca è energica agile e scattante. Muove infine ancora teso e vibrante. A bicchiere vuoto esce un accenno di rosa nobile.

Domaine Ragot

Nei 9 ettari nel comune di Givry piantati prevalentemente a pinot noir, Nicolas Ragot ha eliminato da tempo i diserbanti, pratica parziale inerbimento e lotta ragionata. Raccolta manuale, selezione dei grappoli migliori in vigna e in cantina e vinificazione essenziale completano l’opera.

Borgogna

Puligny Montrachet – Domaine Blain Gagnard 2015

 

Puligny Montrachet – Domaine Blain Gagnard 2015                                                                                                

Da 0,35 ettari di viti over 60, limitrofe al noto 1er cru “Les Pucelles”, con terra scura e ricca di humus.                                                 

La nota marina esplode fragorosa, sia al naso che in bocca. La materia incontenibile spinge co furore. Il terroir parla, anzi grida. Il tripudio del sale quasi sovrastante i frutti gialli compressi in sottofondo. L’ultimo sorso sa buccia di papaya e ananas appena tagliato.

Domaine Blain Gagnard

Dal 1980 Jean-Marc Blain vinifica le uve degli 8,71 ettari del Domaine piantati a chardonnay e pinot noir. La cifra stilistica è volta all’esaltazione coerente dei terroir d’origine.

 

Borgogna

Gevrey Chambertin Vieilles Vignes – Domaine Marc Roy 2014

 

Gevrey Chambertin Vieilles Vignes – Domaine Marc Roy 2014

Le uve provengono da ben 10 diversi lieux-dits del comune di Gevrey tra cui “La Justice”, “Les Crais”, “Mourot”, “Seuvrée” e “Carougeot” con vigne tra 50 e 70 anni. 100% diraspo, fermentazione inox e elevage per 12/14 mesi con 20% di legno nuovo.

Incipit di sanguinella e polvere da sparo. Seguono i sentori di temporale estivo che bagna terra e asfalto. Il naso t’incatena al bicchiere, non puoi abbandonare. Energica. L’agrume rosso appena accennato. Un vino scolpito, poliedrico, vivace ed allegro. Il bicchiere,vibrante e teso, chiama il piatto e pure la forchetta. A bicchiere vuoto: graffite e pietra pomice.

Domaine Marc Roy

La mano femminile di Alexandrine Roy, figlia di Marc Roy, dirige vigne e cantina dal 2003.  La definizione dei vini e il rispetto per il frutto di Gevrey soni i punti di forza di questa giovane vigneron.

Borgogna

Chassagne Montrachet 1er Cru “La Maltroye” – Domaine Heitz-Lochardet 2014

Borgogna

Pommard 1er Cru “Clos des Poutures” Monopole – Domaine Heitz-Lochardet 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chassagne Montrachet 1er Cru “La Maltroye” – Domaine Heitz-Lochardet 2014

Da 0,70 ettari del Premier cru “La maltroye” con suoli argillo-calcarei.

Finezza e energia sono avvinghiate, si strattonano, si contendono il favore del degustatore. L’agrume s’impone al naso ed in bocca. Sale e origano, il legno verde del texas. La bocca ha la giusta ricchezza, la giusta rotondità e la giusta spinta. In bocca poi giunge la nota pirica e qualcosa di leggermente verde che ravvivano il tutto. Quando il palato si asciuga la nota boisè sale timida ed elegante.

 

Pommard 1er Cru “Clos des Poutures” Monopole – Domaine Heitz-Lochardet 2014                                                                                                                                                                                                                                

Da un piccolo monopolio aziendale di 0,66 ettari nella parte sud ovest del comune, verso Volnay.

Un acceno di rosa. Naso sul tarocco e bocca al rosmarino. Spezia bianca finissima, con del timo bagnato. Le parti verdi che fanno capolino a tratti lo dinamizzano e lo rendono ancora più godibile. In bocca scoppietta e vibra. Succoso, non concede tregua. A bicchiere vuoto: riappare la rosa iniziale.

Borgogna

Pommard 1er Cru “Les Rugiens” – Domaine Heitz-Lochardet 2014

 

Pommard 1er Cru “Les Rugiens” – Domaine Heitz-Lochardet 2014

Da 0,43 ettari a conduzione biodinamica nel magnifico vigneto di “Les Rugiens”, un Grand Cru sotto mentite spoglie.

Cambio di vigna e cambio di registro. Qui si gioca su una spezia dal timbro più scuro e penetrante. Il frutto vivace danza divertente e schietto. Emerge potente l’enorme parte minerale che caratterizza il bicchiere. Sasso e ruggine in bocca. Ha più tessuto del fratello minore ma dinamismo e verve, improntate dalla mano del vigneron, non si perdono.

 

Domaine Heitz-Lochardet

Domaine nato nel 1983 dal matrimonio tra Brigitte Lochardet e Christian Heitz.

Armand Heitz, figlio di Brigitte, divenuto enologo nel 2011 sta recuperando le vigne di famiglia, per anni date in affitto al Domaine Drouhin. Il ragazzo ha le idee ben chiare: vini puri e fini nel rispetto del terreno. Biodinamica non certificata.

 

 

I vini sono importati da deGustate s.r.l. per ulteriori informazioni e contatti www.degustate.it e info@degustate.it.

 

Credits:

 

  • Grazie a Guido, Monica, Osvaldo e Manuela dell’Enoteca Galli di Senigallia, roccaforte del vino di qualità rispettoso di ambiente e consumatore.
  • Grazie a Giancarlo, uomo di grande umanità e spessore, per i gesti e le belle parole che mi ha rivolto.

 

Briss