In un periodo dove pagare fino a MILLEDUECENTO euro per avere una bottiglia di Monfortino 2010 sembra ormai ovvietà, dove le speculazioni su alcuni produttori langaroli stanno sfiorando il paradossale, volevo accendere i riflettori su due Barolo che, portafoglio alla mano, possiamo ancora permetterci, prima che gli squali arrivino affamati.
Due interpretazioni veritiere del territorio, senza forzature, assecondando il nebbiolo verso la sua più cristallina strada.
Nessun prodotto di sintesi usato in vigna, fermentazioni spontanee, vini splendidi, segno che si possano fare dei grandi Barolo lavorando verso una direzione rispettosa del territorio circostante.
Cascina Fontana e Cascina Disa (Elio Sandri) sono entrambe site in località Perno a Monforte d’Alba, con la differenza che la prima assembla il proprio Barolo “alla vecchia maniera”, cioè da più vigneti, nello specifico: MGA Villero e vigna Valletti (MGA Mariondino) in Castiglione Falletto, oltre a vigna Gallinotto (MGA Giachini) a La Morra.
Elio Sandri, oltre ad essere una riserva, proviene da un unico vigneto –MGA Perno– Monforte d’Alba.
Ho imparato l’arte di fare il vino da mio nonno Saverio e continuo tuttora a seguire i suoi insegnamenti, facendo molte cose come una volta, così come le faceva lui.
Sono fiero di produrre vini sinceri, ottenuti seguendo il mio istinto, che rappresentano la vera espressione della nostra terra ed i segni della nostra cultura”.Mario Fontana
Barolo Cascina Fontana 2010.
Vino molto a fuoco. Ritroso nel concedersi inizialmente, ma ha bel frutto acceso che fa da contraltare a tabacco e fiori freschi. Sussurrato, beva vivace e disinvolta, trama efficace ma senza strappi lodevoli. Messo accanto all’altro ha accusato un po’ il colpo, ma è un bel vino. Finestra di beva ottimale.
La realtà di Cascina Disa è a conduzione familiare. Il padre di Elio Sandri nel 1965 acquista la Cascina. Poco conosciuti in Italia per il maggior flusso di vendite all’estero. Lunghe macerazioni in vasche di cemento e acciaio, elevage in grandi botti di rovere di Slavonia da 20 e 40 hl.
Barolo Elio Sandri “Perno” riserva 2010.
È un boxeur d’altri tempi. Fendenti ad ogni assaggio, ancora duro, ma dalla trama segnata da un’estrazione importante. Barolo d’antan, come se ne trovano pochi ormai…
Finestra di beva ampia, dal 2020 in poi.
Io ero rimasto fermo ai 1000 euro….ma girando girando …da enotecari ragionevoli ho sentito che si puo’ ancora comprare a 600/700 euro.
A 600 euro è un buon prezzo, sempre alto, ma buono.