Siedo ad un tavolo nell’enoteca di un amico. Davanti a me qualche bicchiere vuoto. A breve verrà riempito. È febbraio, fuori fa freddo. Fuori. Qui dentro sento già il calore di una giornata che si preannuncia entusiasmante. La condurrà un uomo il cui nome è noto a tutti gli appassionati di vino, un nome che sta nel gotha dei conoscitori della Borgogna, un nome che può essere semplificato e facilmente compreso con l’appellativo di Magister, Giancarlo Marino.

 

Avevo già assaggiato qualche etichetta selezionata dalla banda “deGustate”, piccola distribuzione di Roma, la quale si sta facendo conoscere anche fuori dalla capitale. Piccoli vigneron, luoghi e aneddoti, in un racconto srotolatosi per quattro ore, senza pesantezza alcuna, con una tensione avvincente, attraverso cui i vini di Borgogna sono risultati, ancora una volta, qualora ce ne fosse stato bisogno, pregnanti e pieni di fascino.
Oggi, per noi appassionati, visti i prezzi sempre più proibitivi, rimanere aggiornati su questo splendido luogo, è davvero un’operazione complessa.

 

Tuttavia non tutto è perduto: i più pazienti, e innamorati, possono sempre addentrarsi alla scoperta di etichette prodotte in zone meno vocate, rimaste fino a pochi anni fa nella penombra, oscurate da vicini magniloquenti e con la fortuna che aiuta gli audaci ritrovarsi poi a scoprire vignerons senza blasone, ma potenzialmente atti al combattimento come i più nobili fra i cavalieri.

 

Del resto anche in Borgogna esistono vini pessimi, non è tutto oro ciò che luccica e ponderare i nostri acquisti diventa fondamentale per non incorrere in clamorose e costosissime delusioni.
Di seguito i miei migliori assaggi:

 

DAVID MOREAU
David è un vigneron giovanissimo, il quale rileva le vigne di famiglia in tutto il comune di Santenay -circa 5 ha- Vanta esperienze significative in giro per il Mondo, ma soprattutto al Domaine de Beaucastel nella Valle del Rodano e nientepopodimeno che da Aubert de Villane al Domaine de la Romanée Conti.

 

Grazie alla sua mano molto sensibile, riesce a presentare vini cristallini e puri.

 

David Moreau 

Santenay blanc 2015

Chardonnay 100%

 

Proveniente dal climat “Les Prarons” al confine con Chassagne Montrachet. Uno chardonnay da zona Pinot Noir.
Vino del sole. Raggiante e cristallino. Giocato su toni bianchi, sia di fiori che di frutto, 1 kg di pesche. L’ingresso in bocca è sporcato lievemente da una sensazione alcolica, figlio di un millesimo caldo, ma nel proseguio si distende e mostra un carattere polposo e avvolgente. Lascia bocca pulitissima, saporita e agrumata.
David Moreau 
Santeney 1er cru “Bauregard” 2015
Pinot Noir 100%

 

Vino dai tratti scuri, quasi boschivi. Ciliegia nera e mora di rovo, in un abbraccio di erbe balsamiche. Bocca molto generosa, molto presente. Si allarga e si fa polpa, richiamando frutto e un filo di calore sul finale. La mano di David è leggera, lo si nota dall’estrapolazione del tannino, cesellato, solitamente ruvido e grossolano in queste zone.
Sarebbe curioso vederlo all’opera tra filari più prestigiosi.

 

 

 MARC ROY
Domaine familiare gestito, dal 2003, da Alexandrine Roy, figlia di Marc, giunti alla quarta generazione.
Altro chardonnay proveniente da una parcella, principalmente coltivata a Pinot Noir, su circa 15 proprietari infatti, solo tre posseggono chardonnay.

 

Marc Roy 
Marsannay “Champ Perdrix” 2015
Chardonnay 100%

 

Siamo alle porte d’ingresso lato nord della Côte, precisamente nella parte meridionale del comune, al confine con Fixin. La Vigna é una delle 13/14 che probabilmente passeranno a breve 1er cru (Marsannay conta solo village).

 

Questo vino fa il percorso inverso del precedente. La spezia dolce iniziale, assieme ad una parte animalesca, lascia spazio ad un naso veramente intrigante di agrume candito, erba sfalciata e liquirizia.
Ha un peso estrattivo importante, denso, introverso e leggermente arroccato sulla parte centrale della bocca. Anche questo vino è figlio dell’annata, sono convinto che in altre uscite, con quel tocco di freschezza in più, avrebbe regalato maggior slancio. Il manico c’è e si sente!

 

Marc Roy 
Gevrey Chambertin “Clos Prieur” 2015
Pinot Noir 100%

 

Posizionato sulla fascia verticale dei Grand Cru “Mazis Chambertin” e “Ruchottes Chambertin”, nel cono di deiezione della Combe de Lavaux.

 

Una maturazione del frutto perfetta, ora rosso, ora nero. Sensazioni terragne miste ad agrume candito. L’ingresso in bocca è deciso, poi diviene quasi accomodante, dalla setosità del tannino alla parte glicerica.
Uno Gevrey Chambertin femminile, appagante e dissetante. Il finale è marino.

 

 

DOMAINE BRUNO CLAVELIER
Sicuramente più conosciuto dei precedenti, ma come non menzionare il minuzioso lavoro, parcella per parcella, di Bruno Clavelier.
Domaine Bruno Clavelier
Chambolle-Musigny
1er cru “La Combe d’Orveaux” 2015
Pinot Noir 100%

 

La biodinamica in Borgogna rimane una sorta di mistero oscuro, in quanto non tutti la praticano e le vigne non si trovano certo in lande sperdute, ma una contigua all’altra ed in molti casi a filari contigui. Ci interessa il giusto questo, anche se Bruno Clavelier la pratica da diversi anni. In un vino come “La Combe d’Orveaux” proveniente da un climat all’uscita dell’omonima Combe, la vigna è pressoché “separata” dalle altre, solo confinante a sud con il Petit Musigny, mentre verso il comune di Vosne con “En Orveux”, in quello che potremmo definire un unico grande climat.

Vigna posta in zona fredda, vinificazione con 30% di grappolo intero. Dal frutto maturo dai toni rossi, si schiarisce ed il petalo di rosa entra in un tunnel dominante, bello, fresco. Sanguinella e gesso compongono un quadro variopinto. Bocca caratterizzata da un’acidità che gratta sui lati ed è quel quid di candore e profondità, sempre commisurata in una sensuale dolcezza. Vino che dovrà fare ancora parecchia strada per mostrare altre sfumature, che abbiamo solo potuto scorgere.

 

Un ringraziamento particolare a chi ha permesso questa giornata, Enoteca To Wine.

I ragazzi di deGustate nei nomi di Santolo Cuozzo, Alessio De Angelis e il Magister Giancarlo Marino.

Tante altre etichette potete trovarle su:

http://degustate.it